Questa progetto è nato con l’inizio della fase 2 quando in qualche modo la vita sociale poteva ripartire. Mi trovavo in una specie di limbo, quasi spaventato dalla vita “là fuori”. Ho così iniziato a scattare questi ritratti come una sorta di terapia: fotografando amici e conoscenti cercavo di ri-tessere i legami che costituivano la mia rete sociale sfilacciati da due mesi di confinamento. Ne è scaturito uno strano album di famiglia, una mappa delle persone che stanno attraversando la mia vita e che ringrazio per essersi prestati a questo gioco.
Sono i nostri padroni di casa, con Ugo condivido anche l’ufficio nello spazio di co-working dove lavoro. La loro casa e la nostra sono contigue e quindi fin dalla fase 1 abbiamo potuto chiacchierare a distanza. Con loro abbiamo fatto anche la prima cena in giardino mantenendo le distanze di sicurezza.
Laura è la sorella di Stefania e quindi nostra padrona di casa per metà. Con lei e la sua famiglia avevamo avuto meno contatti prima della pandemia. Durante questi mesi di confinamento abbiamo iniziato a conoscerci anche se a distanza. Andrea, suo marito è appassionato di fotografia e Giacomo uno dei loro figli ha da poco compiuto 18 anni.
Con Margherita siamo amici dai tempi delle scuole superiori e adesso viviamo abbastanza vicini. Con lei e Luca, il suo compagno, abbiamo continuato a vederci durante la fase 1 per scambiarci i pacchi del gruppo di acquisto solidale di cui facciamo parte. Lei ha da poco iniziato a lavorare in un ospedale di Firenze dove dice si trova bene e Luca fa l’insegnante che in questo periodo vuol dire passare molto tempo davanti allo schermo di un computer. Anita e Eva hanno la fortuna di crescere in campagna e di avere un’amica della porta accanto
E’ la mamma di Claudia e quindi la mia suocera. Durante la fase di confinamento ci siamo visti quando le portavo la spesa dal supermercato. Mentre lei continuava ad uscire per commissioni e piccoli acquisti noi ci occupavamo della spesa al supermercato per evitarle lunghe code e inutili esposizioni. Le portavo le buste sul pianerottolo e prima che lei salisse a recuperarle facevamo qualche chiacchiera a distanza. Ha passato la fase 1 da sola riuscendo a trovare un suo equilibrio.
Ignazio è un modellatore 3D ed è stato uno dei pochi abitanti dello spazio di co-working dove lavoro durante questa pandemia. Il suo super-computer e il fatto di avere una bambina a casa sono i motivi che lo hanno spinto ad utilizzare la sua scrivania anche durante la fase del confinamento. Durante le mie sporadiche visite alla struttura abbiamo avuto l’occasione di fare qualche chiacchiera a distanza.
Sono i vicini di casa di Margherita e Luca. Con Emmanuele ci siamo conosciuti prima della Pandemia pulendo un sentiero che porta ad un cippo partigiano che non era più raggiungibile. In quell’occasione abbiamo scoperto di avere molti interessi in comune e ci siamo ripromessi di vederci nuovamente. Vivendo veramente vicino al cippo ha potuto festeggiare lì il 25 Aprile di quest’anno con la sua famiglia.
Ha passato il confinamento con Flavia, la sua compagna, nell’appartamento vicino a quello di nostra mamma. La pandemia l’ha sorpreso in un momento sabbatico voluto per godere di una certa di libertà di movimento. Ha dovuto rivedere i suoi piani e occuparsi della casa. All’inizio della fase 2 Flavia ha deciso di scendere in Puglia dalla sua famiglia che non vedeva da molto tempo affrontando due settimane di quarantena.
Gessica è la mia sorella maggiore e con i miei nipoti vive da sempre a Marradi (FI). La Pandemia ha interrotto le già scarse occasioni di vederci ma ci siamo sentiti per telefono e abbiamo festeggiato il compleanno di Viola in video-chat. Hanno passato il confinamento nella loro nuova casa (si sono trasferiti qualche settimana prima) con la possibilità di uscire nel loro piccolo giardino. Siamo riusciti a vederci nuovamente a casa di mia mamma a qualche giorno dall’inizio della Fase 2.
Ilaria è una fotografa e dopo esserci conosciuti durante un festival fotografico abbiamo approfittato della vicinanza territoriale per coltivare la nostra amicizia. Frequentando la sua casa alle porte del Chianti ho poi conosciuto sua sorella Gioia e il suo compagno Ivan che mi hanno voluto come loro fotografo di matrimonio. In questo periodo di confinamento ci siamo sentiti spesso ed era strano saperli sempre a casa e non poterli andare a trovare. Sono stati i primi amici che abbiamo incontrato nella fase 2.
Dopo quasi 3 mesi l’ho potuta incontrare pranzando insieme a lei e mio fratello sulla nostra terrazza. Non ero mai andato a trovarla per motivi di sicurezza e perchè c’era mio fratello con lei. La pandemia si è sommata alla scomparsa di mio babbo che ci ha lasciati all’inizio di Febbraio. Durante il confinamento ha compiuto 70 anni e l’abbiamo festeggiata con tutta la famiglia su zoom.
Matteo ha una società di produzioni video e la sua sede si trova nello stesso co-working dove ho il mio ufficio. Durante la fase 1 era uno dei pochissimi frequentatori dello spazio perché per lui era più semplice lavorare da lì dove ha tutta la strumentazione. Le poche volte che sono passato a prendere qualcosa dal mio ufficio l’ho sempre incrociato, così abbiamo potuto scambiare qualche chiacchiera. La nostra conoscenza va oltre la frequentazione di quello spazio e dalla scorsa estate abbiamo iniziato a frequentarci più spesso.
Alessandra e Fulvio fanno parte del mio gruppo storico di amici. Durante il periodo di confinamento Alessandra era in maternità e Fulvio faceva didattica a distanza. Vivendo in campagna hanno passato molto tempo con Folco e Arianna all’aria aperta e si sono dedicati ai lavori nel loro giardino. Con Alessandra ci siamo sentiti spesso in quei mesi per chiederle consigli sul nostro orto. Dopo qualche settimana dalla fine del confinamento siamo riusciti ad andarli a trovare e abbiamo cenato insieme nel giardino.
Tommaso è uno dei miei amici storici e da diversi anni vive all’estero. Ha conosciuto Iris in Belgio e dopo essersi sposati si sono spostati ad Amsterdam dove è nata Filippa. Tommaso è un programmatore e insieme ad un socio conosciuto nel precedente lavoro ha aperto una startup che sta andando molto bene. Non tornavano in Italia da Natale e appena hanno potuto hanno noleggiato una macchina per portare Filippa a visitare i nonni Italiani. Ci siamo incontrati per cena nell’Agriturismo dove alloggiavano.
Mia Mamma ha 3 sorelle e 2 fratelli (non tutti sono presenti nella foto) e quindi quel ramo familiare è abbastanza affollato. Usiamo incontrarci almeno un paio di volte all’anno ma quest’anno non siamo riusciti a farlo prima dell’inizio d’Agosto (se non online per il compleanno di mia mamma). Originari di Marradi si sono spostati sia di qua che di là dall’Appennino. Per questo i nostri pranzi sono un mix fra piatti delle tradizioni Toscane e Romagnole.
Sono l'ultima coppia di amici che abbiamo visto prima del confinamento, la sera dell'8 Marzo. Si erano da poco trasferiti nella loro nuova casa dove hanno passato il lockdown dividendosi gli spazi tra il lavoro da remoto e la quotidianità. L'unico sfogo che avevano verso l'esterno era il piccolo balcone che hanno trasformato in giardino pensile e dove sono anche riusciti a fare una grigliata. Il loro bollettino sulla situazione della pandemia erano le ambulanze che passavano sotto casa, via via sempre più numerose nell'arco della giornata. Qualche mese dopo la riapertura, durante un aperitivo, ci hanno annunciato che aspettavano un bambino.